Riabilitazione per la CMT: uno studio con la pedana Hunova

Presso il Presidio Riabilitativo Multifunzionale “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, centro di riferimento nazionale per le malattie rare, è stato condotto uno studio sperimentale che ha coinvolto pazienti affetti da Charcot-Marie-Tooth (CMT), con l’obiettivo di valutare l’efficacia di una pedana stabilometrica robotizzata  come supporto alla riabilitazione tradizionale. Lo studio è stato realizzato dalla neo-dottoressa in Fisioterapia presso l’Università di Brescia Anna Melgari, con la supervisione dei relatori Prof. Ferraro e Dott.ssa Carantini.

La pedana Hunova è un dispositivo robotico avanzato progettato per valutare e migliorare l’equilibrio e la postura, frutto di un progetto interamente italiano. Grazie a sensori integrati e a una piattaforma mobile controllata da motori, consente di eseguire esercizi personalizzati e di monitorare in tempo reale le risposte del paziente. Questo tipo di tecnologia è particolarmente utile per le persone con CMT, che spesso presentano instabilità posturale e difficoltà nella deambulazione, poiché permette di lavorare in modo mirato sul controllo dell’equilibrio e sulla propriocezione.

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La pedana robotica Hunova nella CMT

Pedana Hunova Movendo

Lo studio ha coinvolto dieci pazienti, suddivisi in due gruppi: uno trattato con fisioterapia tradizionale e l’altro con un protocollo combinato che includeva anche l’utilizzo della pedana Hunova. I risultati, pur non mostrando differenze statisticamente significative in tutti i parametri, hanno evidenziato miglioramenti rilevanti nella percezione soggettiva della disabilità e della fatica nei pazienti trattati con Hunova.

Difatti, il gruppo sperimentale ha mostrato una riduzione significativa del punteggio nella scala Walk-12, che misura l’impatto della disabilità sulla deambulazione, e una diminuzione della fatica percepita. Anche se i miglioramenti nella forza muscolare e nell’equilibrio non sono stati statisticamente significativi, si è osservata una tendenza positiva, soprattutto nei muscoli prossimali degli arti inferiori.

I risultati dello Studio

I risultati di questo primo test suggeriscono che l’integrazione della tecnologia robotica nella riabilitazione possa offrire benefici concreti, soprattutto in termini di motivazione, aderenza al trattamento e qualità della vita. L’aspetto interattivo e ludico della pedana Hunova ha contribuito a rendere il percorso riabilitativo più stimolante e personalizzato, favorendo una maggiore partecipazione da parte dei pazienti.

Lo studio rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca di soluzioni efficaci per le persone con CMT, grazie anche al sostegno costante di ACMT-Rete e alla storica collaborazione con il centro di Bozzolo e AsST Mantova. Questa sinergia, basata su fiducia, impegno e visione condivisa, continua a generare opportunità concrete per migliorare l’autonomia e il benessere delle persone con neuropatie ereditarie.

Per il futuro, sarà fondamentale ampliare il campione di studio e prolungare la durata dei trattamenti per confermare e approfondire i risultati ottenuti. La strada è tracciata: innovazione, ricerca e collaborazione sono le chiavi per costruire un futuro più inclusivo e funzionale per chi convive con la CMT.

Anna Malgari tesi riabilitazione CMT con il prof. Ferraro

 

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