«Danzando supero i limiti della mia malattia» – La storia di Annarita

Annarita è una ragazza piena di vita affetta da una rara malattia neurologica. Grazie alla danza ha trovato nuove motivazioni, ora si esibisce in tutta Italia

Certe sfide nella vita si possono vincere solo con la passione; e la storia di Annarita lo insegna, più forte di tutto è il suo amore per il ballo, per il quale dà l’anima. Ogni genere le piace, perché muoversi al ritmo della musica non ha prezzo e le sue rivincite se le sta prendendo.
Annarita Mariniello vive a Pagani, in provincia di Salerno, si muove con grazia ed ama la vita. Ha 27 anni ed un entusiasmo che ti conquista subito. Ed ha anche la malattia di Charcot-Marie-Tooth.

I primi sintomi da bambina

Da bambina i lavoretti manuali che si fanno a scuola non le andavano molto a genio: incontra una certa difficoltà ad eseguirli, ma non ci fa molto caso, nemmeno a quelle corse che a volte ti chiedono di fare nell’ora di educazione fisica o tra amici. Avverte stanchezza ed una inspiegabile difficoltà. Ma va avanti lo stesso. È nella natura del suo carattere gioioso.


Nel tempo si manifestano altri sintomi e decide allora ad approfondire quelle strane manifestazioni, che non le permettono di stare al passo con gli altri.
Si sottopone a diversi esami medici, viene ricoverata al Secondo Policlinico di Napoli per gli accertamenti del caso ed attende che prima o poi si sappia qualcosa, che si possa dare finalmente un nome a quella sintomatologia di cui sa solo che è legata ad un problema neurologico. In particolare si sottopone ad una elettromiografia, un esame in cui si misura la velocità di conduzione dei nervi. Un campione di sangue viene inviato all’Istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano.

La diagnosi

Il responso arriverà tre anni dopo, non in un giorno qualsiasi, ma quello del suo 17° compleanno. Si tratta di una malattia classificata come rara, chiamata Charcot-Marie-Tooth (CMT), nota anche come neuropatia motorio-sensitiva ereditaria, una sindrome neurologica ereditaria a carico del sistema nervoso periferico. La più diffusa tra le neuropatie periferiche ereditarie. Questa malattia provoca una progressiva perdita della capacità di controllare i muscoli di mani e piedi, con gravi deficit di forza e problemi di equilibrio.
«In realtà in famiglia non c’è nessuno ad esserne affetto – precisa Annarita – Non esistono farmaci, solo fisioterapia».

Una volta ricevuta la diagnosi, il rifiuto della malattia ha avuto la meglio, perché tanta era la delusione e l’amarezza. È ancora vivo in lei il ricordo della paura di affrontare qualsiasi tipo attività, anche una semplice passeggiata, nel dubbio che sforzi eccessivi che avrebbero potuto compromettere ulteriormente la funzionalità dei nervi.
Successivamente è subentrata la delusione, poiché Annarita pensava di non poter più fare quello che ha sempre amato: BALLARE.
Grazie a questa disciplina, insieme al sostegno della sua famiglia, Annarita trae una forte energia che l’ha aiutata a spazzare via in primis la paura, nonché l’incertezza del futuro, e poi la rassegnazione.
Inizialmente si è iscritta ad una scuola di balli Caraibici (bachata, salsa e merengue), ma ovviamente, nella bachata in particolare, la sua camminata ancheggiante (dovuta alla CMT) veniva esaltata dai passi base. Tra mille difficoltà ha comunque affrontato diversi saggi, ma con il passare degli anni nonostante non volessi ammetterlo, ha compreso che le serviva un aiuto nel camminare, convincendosi a usare dei tutori.

La passione per la Danza e la rivincita

Un giorno sui social Annarita è entrata in contatto con la scuola di ballo Gabry Dance, diretta dal maestro Gabriele Cretoso, che dava anche ai disabili la possibilità di ballare.
«Il 13 novembre 2021, posso definirlo ufficialmente il giorno della mia rivincita», confessa Annarita: ha iniziato a frequentare la Gabry Dance e in 1 anno i miglioramenti erano tangibili, grazie alla pazienza e alla professionalità del maestro. In vista dei Campionati Italiani Paralimpici F.I.D.S. (Federazione Italiana Danza Sportiva), il maestro le consigliò di prendere dei tutori meno invasivi, da usare solamente quando ballava, in modo da stimolare e allenare anche gli altri muscoli. Con il passare dei mesi attraverso il ballo, agli esercizi mirati e ai nuovi tutori, Annarita ha scoperto l’esistenza di muscoli che credeva di non possedere più, riuscendo a fare lunghe passeggiate senza stancarsi.

Il maestro Gabriele Cretoso ha valorizzato le energie di Annarita portandola a gareggiare nei più importanti campionati e competizioni. Col suo partner di ballo Salvatore si esibisce in modo professionale ovunque. Con abiti “fashion” e acconciature spettacolari. L’anno appena passato le ha portato delle belle soddisfazioni. Il 5 giugno a Massa Carrara in occasione dei campionati italiani di danza paralimpica si è classificata al primo posto sia nella specialità danza standard (valzer lento, quick step e tango), sia nella specialità danze caraibiche, ovvero bachata, salsa cubana e merengue, nella categoria DFM (Disabilità Fisico Motoria).

Annarita Mariniello, vincitrice dei campionati paralimpici FISD 2022, affetta da malattia di Charcot-Marie-Tooth
Il suo sogno sarebbe di partecipare a “Ballando con le Stelle”, ha una laurea triennale in Scienze dell’Educazione e lavora per un’agenzia telefonica. Il 23 dicembre ha ricevuto la chiamata inaspettata di Nicoletta Braschi, niente meno che la moglie del premio Oscar Roberto Benigni, che si è congratulata con lei, ma tra le celebrità che le hanno scritto parole di grande profondità ci sono anche Nicola Piovani e Andrea Bocelli.
Per il futuro ha in mente altri progetti che le auguriamo di realizzare per vederla sempre felice e bellissima come la ammiriamo oggi sulle piste da ballo di tutta Italia. Molto attiva sui social, puoi seguirla su Facebook e Instagram.

Il messaggio di Annarita

Spero che questa mia storia non resti un semplice messaggio ma diventi uno stimolo per chi ha una disabilità a non fermarsi e guardare sempre avanti senza farsi travolgere dalle paure. Inoltre, consiglio a tutti gli amanti del ballo di avvicinarvi alla danza paralimpica e vedrete che non ve ne pentirete, e trarrete tanti benefici sia fisici che mentali. La danza tirerà fuori la versione migliore di voi stessi, non abbiate timore. Ho potuto constatare sulla mia pelle che nascondere il problema non aiuta anzi peggiora; è solo dopo essermi aperta al mondo che ho dato la possibilità alle mie ali di poter spiccare il volo!

 

Fonte Liberamente adattato dall’articolo di Anna Villani su “La Città” di Salerno

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