Quando la passione supera le barriere della disabilità: La storia di Katiuscia
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La vita ci pone davanti barriere e ostacoli, la disabilità non aiuta a superarli ma pone nuove sfide che Katiuscia ha saputo raccogliere, non arrendendosi ma trovando sempre nuovi stimoli per andare avanti e tirare fuori, con sacrificio e dedizione, il proprio potenziale inespresso, lottando contro una malattia neuromuscolare, la Charcot-Marie-Tooth o CMT, e non solo.
La storia di Katiuscia
La storia di Katiuscia è comune a quella di molti pazienti affetti da questa neuropatia, che colpisce prevalentemente mani e piedi compromettendo la mobilità e senza cura, ma con un problema in più: Katiuscia scopre di avere una forma abbastanza precoce di diabete. Dopo aver “preso le misure” e familiarizzato con il controllo della glicemia, Katiuscia supera l’adolescenza senza grosse difficoltà fisiche: era una ragazza molto attiva, giocava a pallavolo finché, dopo la maggiore età, iniziarono a comparire i primi sintomi della CMT: piede cavo, stanchezza, frequenti inciampi/cadute e crampi.
Dopo aver escluso una neuropatia diabetica (i livelli alti di glucosio nel sangue sono nocivi per i nostri nervi), inizia il calvario della diagnosi, consultando diversi medici che, malgrado procedure diagnostiche dolorose e ipotesi fantasiose, non riuscivano a dare una spiegazione a ciò che stava accadendo a Katiuscia, fino ad arrivare alla diagnosi genetica di Charcot-Marie-Tooth.
Questa malattia neuromuscolare progressiva non è stata affatto generosa con lei: complice il diabete, i sintomi sono presto diventati importanti, limitandola fortemente nelle normali attività della vita quotidiana. Ma la CMT ha trovato pane per i suoi denti…
I disegni di Katiuscia: superare le barriere della disabilità
Ho sempre odiato disegnare, e non sapevo assolutamente disegnare; a scuola, in educazione artistica avevo 4, e i disegni me li faceva mamma a casa.
Con l’arrivo della CMT, dopo un po’ di tempo avevo smesso anche di scrivere perché facevo fatica a tenere la penna in mano e, soprattutto, perché la mia scrittura, che io amavo tanto, non era più la mia; così, smisi di fare anche la mia firma.Grazie all’insistenza di mamma e mia sorella, mi sono costretta a reimparare a scrivere; su suggerimento di mamma, ho iniziato a colorare i libri con i disegni per ritrovare la precisione del tratto, e da lì, piano piano, ho iniziato a disegnare. I primi lavori erano veramente da bimba ma, a forza di esercitarmi, sono arrivata a fare ciò che disegno oggi.
![Luna](https://www.acmt-rete.it/uplds/118487491_10221242539045660_8853312731290693347_n-e1605285264725.jpg)
![Cuore](https://www.acmt-rete.it/uplds/121729405_10221659976001323_285644541569933604_o.jpg)
![Camaleonte](https://www.acmt-rete.it/uplds/124168942_10221875248422999_2474483819058661761_o.jpg)
![Farfalla](https://www.acmt-rete.it/uplds/124369527_10221843046937982_4035536602564751067_o-e1605285184606.jpg)
![Fiore](https://www.acmt-rete.it/uplds/124679399_104875678105729_6601731035001891726_n.jpg)
![Elefante](https://www.acmt-rete.it/uplds/123178539_10221773170511115_1536506181275358742_o-e1605284852800.jpg)
Katiuscia impugna con entrambe le mani i suoi pennarelli, aiutandosi con i polsi; si intuiscono appena le difficoltà nel controllare il tratto e la fatica che sostiene. Grazie alla sua determinazione e alla voglia di superare le barriere della diversità, è riuscita a realizzare questi bellissimi disegni, con una tecnica che migliora di giorno in giorno.
Grazie Katiuscia per il tuo esempio e la tua forza d’animo, complimenti per ciò che fai.
Katiuscia ha partecipato a diverse mostre e si esibisce anche in strada, trovate tutti i suoi disegni e i suoi video nella sua pagina Facebook. Ha partecipato e vinto il concorso “Il Volo di Pegaso” 2020, organizzato dall’ISS, nella sezione Arti visive – adulti principianti con il suo disegno “Il Pinguino”.