CMT 1A: Stessa alterazione genetica ma sintomi molto diversi

Il dott. Stephan Zuechner, della Miami University, sta tentando di decifrare il mistero degli effetti della duplicazione del gene PMP22 nella Charcot-Marie-Tooth 1A

La Charcot-Marie-Tooth (CMT) è una malattia neuromuscolare ereditaria che colpisce il sistema nervoso periferico. Uno dei geni coinvolti in questa malattia, nella sua forma più diffusa (CMT 1A), è il gene PMP22, che reca le informazioni per la produzione della proteina della mielina periferica 22. Questa proteina è fondamentale per la formazione e il mantenimento della guaina mielinica che avvolge gli assoni dei nervi periferici, rendendo efficace la conduzione dell’impulso nervoso. La CMT è caratterizzata da una progressiva debolezza muscolare e atrofia, soprattutto negli arti inferiori e superiori. I pazienti possono manifestare sintomi come difficoltà nel camminare, deformità delle dita dei piedi e delle mani, e perdita di sensibilità. La gravità dei sintomi può variare notevolmente da paziente a paziente.

La variabilità dei sintomi nelle persone con duplicazione del Gene PMP22

La CMT1A, la forma più diffusa di CMT, è causata da una duplicazione del gene PMP22 sul cromosoma 17. Questo, in genere, si traduce in un’eccessiva produzione di proteina PMP22, poiché la persona con CMT 1A ha tre copie (e non due) di questo gene. Tuttavia, ciò che non è stato ancora pienamente compreso è che, nonostante la stessa “mutazione”, i pazienti possono avere sintomi molto diversi tra loro.

La variabilità nei sintomi della CMT1A è, infatti, intrigante e complessa da comprendere. Alcuni pazienti possono avere sintomi lievi, mentre altri possono essere gravemente colpiti. Ecco alcune possibili spiegazioni:

  • Espressione Differenziale: Anche se la duplicazione del gene PMP22 è presente in tutti i pazienti, l’espressione della proteina potrebbe variare. Alcuni individui potrebbero produrre più proteina rispetto ad altri. Questa differenza nell’espressione potrebbe influenzare la gravità dei sintomi.
  • Interazione con Altri Geni: Potrebbero esserci altri geni o fattori che interagiscono con il gene PMP22, modulando la manifestazione clinica. Ad esempio, alcuni geni potrebbero compensare gli effetti della duplicazione.
  • Ambiente e Stile di Vita: Fattori esterni come l’ambiente e lo stile di vita (cosiddetti Epigenetici) potrebbero contribuire alla variabilità dei sintomi. Ad esempio, l’attività fisica, la dieta e lo stress possono influenzare la progressione della malattia.

La Ricerca del dott. Stephan Zuchner

Il dott. Stephan Zuchner della Miami University sta indagando su questa variazione nei sintomi, analizzando i profili genetici di persone con CMT1A con sintomatologia lieve e paragonandoli a quelli di persone in cui la malattia si manifesta in modo molto grave, per comprendere quali differenze siano alla base della gravità dei sintomi manifestati. La sua ricerca, in collaborazione con l’Inherited Neuropathy Consortium, mira a comprendere meglio i meccanismi molecolari alla base della CMT1A e a identificare nuove strategie terapeutiche. I risultati di questo studio potrebbero, ad esempio, aprire il via alla progettazione di oligonucleotidi antisenso per regolare, direttamente o indirettamente, l’espressione del gene PMP22. Queste terapie potrebbero aprire nuove strade per trattare la CMT.

Dott. Stephan Zuechner, responsabile dello studio dei fenotipi estremi di CMT 1A

In sintesi, la CMT è un enigma complesso, ma la ricerca del dott. Zuchner ci avvicina a svelare il mistero degli effetti della duplicazione del gene PMP22 e a migliorare la vita dei pazienti affetti da questa malattia.

in News

Sostieni ACMT-RETE

ACMT-Rete opera grazie al sostegno di volontari,
Aiutaci a stare in piedi contribuendo
con un piccolo grande gesto.

5 X 1000 DONAZIONI