Cura del piede nelle neuropatie come la CMT

Chi soffre di malattia di Charcot-Marie-Tooth mostra spesso spiccati e caratteristici sintomi evidenti ai piedi. Riportiamo a seguire una panoramica dei vari sintomi, con alcuni suggerimenti su come prendersi cura e contenere i problemi derivanti da queste alterazioni delle estremità inferiori.

Arco Plantare alto e Piede cavo

Il piede con Charcot-Marie-Tooth ha una forma tipicamente arcuata, a causa di uno scompenso tra i gruppi muscolari della gamba e del piede. Ciò causa delle malformazioni al piede caratteristiche, il cosiddetto piede cavo varo equino, con un arco plantare pronunciato, rivolto all’esterno che provoca instabilità, dolore e può portare a distorsioni alla caviglia.

La debolezza motoria è il tratto distintivo della CMT e la causa del piede cavo. Spesso sono coinvolti i dorsi-flessori del piede, cioè i muscoli che sollevano e flettono il piede. Quando il muscolo tibiale anteriore si indebolisce, la persona inizia a non riuscire più a tirare su la punta del piede (il cosiddetto piede cadente), con un significato aumento del rischio cadute e inciampi. È un processo graduale che può presentarsi nel corso di mesi o anni.

Come trattare il piede cavo nella CMT

È molto importante mantenere il tendine d’Achille sufficientemente allungato. Mantenere l’elasticità di questo tendine può far si che una persona cammini normalmente per parecchio tempo. Allungate il tendine per 60 secondi 3 volte al giorno. Sono disponibili diversi esercizi di allungamento, ma quello più semplice e migliore è posizionare la parte anteriore del piede su un gradino e lasciare che il tallone penda dal bordo (meglio aggrapparsi alla ringhiera per mantenere l’equilibrio).

Nei casi più avanzati, può essere necessario un tutore/ortesi. Ne esistono diversi tipi, che vengono genericamente chiamati Ortesi Caviglia-Piede (AFO). Gli specialisti che prescrivono tali dispositivi sono i fisiatri; è bene abbinare un plantare e adattare il tutore rivolgendosi a una officina ortopedica.

Deformità alle dita dei piedi

Nelle persone con CMT è spesso presente una deformità alle dita dei piedi. La deformazione è provocata da uno squilibrio della trazione muscolare sulle dita dei piedi. Si usa il termine deformità ‘’ad artiglio’’ perché ciascun dito sviluppa una contrattura a flessione fissa simile ad un artiglio. Le dita contratte non hanno abbastanza spazio nelle abituali calzature ed esercitano una pressione crescente sulla pianta del piede, che diventa dolorosa e callosa.

Cura per la deformità delle dita del piede

Mentre non si può prevenire lo squilibrio muscolare, si possono invece evitare le contratture o quantomeno rimandarle nel tempo. Due volte al giorno, al mattino ed alla sera, allungate le giunture di ciascun dito. Flettete le giunture alla base di ogni dito (giuntura Metatarso-Falangea) il più possibile mentre portate la giuntura mediana (Interfalangea prossimale) ad una posizione dritta. Tenete la posizione per 30 secondi, poi dedicatevi al dito successivo.

Una volta notata la presenza di una contrattura, assicuratevi di indossare scarpe che abbiano un ampio spazio che riduca la pressione sulle dita. Un bravo artigiano potrà aiutarvi ed allargare le vostre abituali calzature oppure potete acquistare scarpe con un ampio spazio anteriore. Le vostre calzature dovrebbero avere una suola ammortizzata ed essere fatte di materiale morbido con tomaia elastica. Un fisiatra specializzato sarà in grado di aiutarvi nel ridurre la pressione sulla pianta del piede con un plantare.

Unghie incarnite

Le unghie del piede sono costituite da uno speciale tessuto che le rigenera e che fa sì che le unghie crescano fino alla fine del dito. In presenza di un’unghia incarnita, che tende a presentarsi più frequentemente nell’alluce, il solco dell’unghia inizia a scomparire. Ciò può essere la conseguenza di calzature non idonee oppure di un modo anomalo di camminare che esercita una pressione inusuale su quest’area del piede.

La pressione cronica resa dello sfregamento del bordo dell’unghia contro il solco (dell’unghia) provoca irritazione e gonfiore della pelle circostante. Alla lunga questa costante pressione potrà provocare infezione, dolore e gonfiore persino peggiori. Anche un taglio improprio delle unghie potrà causare problemi. Se l’angolo delle unghie dei piedi non è in grado di crescere lontano dalla pelle, alla fine del solco dell’unghia, potrebbe crescere infilandosi nella pelle. Ciò renderà ancora più dolorosa la pressione quando si cammina.

Unghia incarnite e come trattarle

Le unghie incarnite sono un problema comune per le persone che soffrono di CMT a causa della pressione esercitata sulla parte anteriore e laterale del piede mentre si cammina. Quando le difficoltà di destrezza della mano diventano un problema, ciò aggrava ulteriormente il problema poiché la cura delle unghie e dei piedi , dovendo usare delle forbicine, può essere un compito impegnativo da eseguire. In alcuni casi, può essere più semplice usare un tagliaunghie.

Trattamento delle unghie incarnite

A causa della perdita di sensibilità caratteristica della CMT, soprattutto nell’area delle estremità inferiori, è una abitudine importante dedicare molta cura ai propri piedi. Se necessario, rivolgetevi a un professionista per assicurare che le vostre unghie siano regolarmente accorciate e siano controllate le possibili unghie incarnite.

Esistono varie procedure chirurgiche utili se tali condizioni sono di lunga data ed è presente una ipertrofia permanente del tessuto che circonda i margini dell’unghia. Una procedura che prevede la resezione del cuneo rimuove una parte del tessuto ipertrofico e riduce inoltre pressione ed irritazione. In questa procedura, viene rimosso un cuneo di tessuto e il processo di guarigione consente al solco ungueale di riformarsi in un’unghia parziale; nei casi più gravi viene eseguita la rimozione della matrice. Ciò prevede di rimuovere una porzione dell’unghia del piede e la matrice germinale che produce quella porzione dell’unghia. In presenza di deformità estrema, viene eseguita un’ablazione dell’unghia e della matrice per rimuovere l’intera unghia e la sua matrice germinale. Dunque, nessuna nuova unghia del piede ricrescerà e questa procedura di solito viene eseguita solo come ultima risorsa.

Funghi alle unghie dei piedi

Secondo il Dott. Hal Ornstein, su footdoctorsnj.com, molte persone non si rendono conto di avere un problema di infezione fungina alle unghie (onicomicosi) e, inoltre, non si impegnano a curarle in maniera appropriata. Le infezioni causate  da funghi alle unghie sono un problema di salute comune e possono durare anni senza creare dolore. La malattia, caratterizzata da una variazione di colore dell’unghia stessa, è spesso considerata una semplice macchia. Purtroppo, se non curato, questo disturbo può portare a problemi seri.

Onicomicosi funghi alle dita dei piedi e come trattarle

Potete prevenire le infezioni fungine alle unghie prendendo queste semplici precauzioni:

  • Mantenete un buon livello di igiene e controllate con regolarità i vostri piedi e le dita dei piedi.
  • Mantenete i piedi puliti ed asciutti
  • Quando possibile indossate ciabatte da doccia nelle strutture pubbliche
  • Tagliate le unghie dritte, in modo che l’unghia non superi la punta del piede.
  • Usate una polvere per piedi di qualità (talco, non amido di mais) insieme a scarpe che calzino bene e siano fatte di materiale traspirante
  • Evitare di indossare calze troppo strette, che provochino traspirazione. I calzini in fibra sintetica tendono a “assorbire” l’umidità più velocemente rispetto a quelli di cotone o lana, soprattutto per chi ha uno stile di vita più attivo.
  • Disinfettate gli strumenti per pedicure di casa e non applicate smalto su unghie con probabile infezione

Nei casi più gravi, può essere necessario un trattamento chirurgico per rimuovere l’unghia infetta. La rimozione permanente di un’unghia che provoca dolore cronico, che non ha risposto a nessun altro trattamento, consente di curare l’infezione fungina e prevenire il ritorno di un’unghia deformata.

Piedi e caviglie gonfie

Il Dr. Greg Carter, afferma:

‘’Le persone che soffrono di CMT hanno piedi e caviglie gonfie perché non dispongono di forza muscolare nella norma e la contrazione dei muscoli delle estremità inferiori aiuta a pompare il sangue venoso ed i fluidi linfatici verso il cuore. Ciò è normale in presenza di diverse malattie neuromuscolari. I problemi legati alla respirazione e/o cardiaci possono certamente causare gonfiore a piedi ed a caviglie e possono costituire un segnale iniziale di insufficienza cardiaca. Le persone che soffrono di CMT devono fare attenzione perché i piedi e le gambe gonfie possono portare a lesioni cutanee ed ulcere.’’

caviglie e piedi gonfi e come trattarli

Cure per piedi e caviglie gonfie

Il dr. Carter suggerisce che i pazienti che soffrono di CMT con una predisposizione alle ulcere neuropatiche dovrebbero curare i loro piedi in modo similare ai diabetici: un controllo giornaliero; un lavaggio con immersione delicata; creme emollienti per mantenere morbida la pelle; calzature ed ortesi idonee adattate correttamente (i malati di CMT dovrebbero sempre indossare ortesi personalizzate, evitando i modelli standard). Le guaine/calze T.E.D. (anti tromboembolia) sono adatte purché vengano tolte per una parte della giornata e la pelle venga controllata accuratamente. I pazienti con CMT inoltre, non dovrebbero fumare perché il fumo può provocare un disturbo vascolare periferico (indurimento/ostruzione delle arterie) che peggiorerebbe la situazione.

Callosità

Le callosità al piede, chiamati anche calli plantari, si formano a causa di un non corretto appoggio plantare, tipico delle persone con Charcot-Marie-Tooth, producendo un ispessimento della pelle sottostante l’osso che può causare irritazione e dolore.

calli ai piedi e come trattarli

Cure per i calli

Visto che i pazienti con CMT hanno spesso un’andatura sbilanciata, facilmente si formeranno delle callosità. In molti casi i calli potranno essere curati evitando la chirurgia. Nei casi gravi, comunque, viene usata una procedura chirurgica chiamata osteotomia, per ridurre la pressione su un osso.

Sindrome da gambe prive di riposo

La sindrome delle gambe prive di riposo (Restless Legs Syndrome, RLS) è un disturbo sensitivo-motorio ed è chiaramente collegato al disturbo del movimento periodico degli arti (PLMD). Siamo spesso in presenza di una storia famigliare con RLS, simile alla CMT. Le persone descrivono la sensazione che provano alle loro gambe in molti modi come un formicolio, degli spilli ed aghi nella pelle, sensazioni strane come se qualcosa strisciasse sulla pelle, movimenti improvvisi a scatto ed un irresistibile bisogno a muovere gli arti. Il movimento allevia temporaneamente il disagio che si prova. La RLS diventa più evidente quando le persone sono a riposo e può perturbare l’insorgenza del sonno, in quanto riduce la quiete necessaria per addormentarsi. In presenza di questo disturbo, anche le persone che convivono con i malati di RLS proveranno disagio.

Cure per la sindrome da gambe prive di riposo

Per trattare e curare questo disturbo esistono dei farmaci da banco e delle prescrizioni mediche, consulta il tuo neurologo. Si può alleviare la sindrome anche tramite alcune variazioni delle proprie abitudini di vita.

Fonte: Hereditary Neuropathy Foundation. Si ringrazia Simona Geninazza per la traduzione.

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