Il tapis roulant e la riabilitazione migliorano il cammino nei pazienti con CMT
Pubblicati i risultati di uno studio clinico sull’applicazione del protocollo riabilitativo TreSPE per migliorare cammino ed equilibrio in pazienti con CMT.
L’articolo presenta i risultati di uno studio multicentrico, coordinato dal Prof. Angelo Schenone, che si proponeva di valutare efficacia e sicurezza di un protocollo riabilitativo costituito da esercizi al treadmill, stretching e di propriocezione in pazienti affetti da neuropatia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 1A.
Lo Studio TreSPE per la CMT
Allo studio hanno partecipato 53 soggetti con diagnosi clinica e genetica di CMT1A, che riuscissero a camminare senza supporto, con o senza ortesi, per almeno cento metri, suddivisi casualmente in due gruppi di trattamento. Il primo gruppo è stato sottoposto a un protocollo riabilitativo per l’arto inferiore di 3 mesi, 2 sessioni a settimana, della durata di 2 ore ognuna di esercizi respiratori, propriocettivi e di allungamento della muscolatura (SPE); il secondo gruppo è stato sottoposto allo stesso protocollo, associato a un allenamento su treadmill, il cosiddetto tapis roulant (TreSPE).
Risultati
Sia nel gruppo di esercizi Stretching e Propriocettiva (SPE) che nel gruppo esercizi Stretching e Propriocettiva e treadmill (TreSPE) sono stati osservati miglioramenti nel cammino e nell’equilibrio dei pazienti con CMT. Piuttosto interessante il fatto che non sia stato registrato un sovraffaticamento, noto come overwork weakness, e il protocollo si sia dimostrato sicuro.
Gli esercizi respiratori, propriocettivi e di allungamento della muscolatura da soli sono sufficienti per migliorare il cammino e la forza dei muscoli che flettono la pianta del piede nei pazienti con CMT; nel TreSPE, introducendo anche il tapis roulant migliora anche l’equilibrio grazie all’uso del treadmill, e anche i parametri respiratori.
Gli autori raccomandano attività fisica a bassa/media intensità per mantenere un buon livello di funzionalità, dimostrando ancora una volta l’importanza della riabilitazione.
Ringraziamo la Fondazione Telethon per aver finanziato questo studio.