Maternità nelle donne con disabilità fisico-motorie: Uno Studio
Martina Vitale, studentessa del Corso di Laurea in Ostetricia presso l’Università degli studi “Luigi Vanvitelli”, ci ha contatto per chiederci una mano per la stesura del suo elaborato di tesi, un’indagine relativa a donne con disabilità fisico-motorie come la Charcot-Marie-Tooth. Lo studio tiene in considerazione anche le barriere strutturali, ambientali e culturali che influenzano l’assistenza offerta nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel dopo parto, con l’intento di mettere in luce quelli che possono essere aspetti positivi ed eventuali criticità nel sistema assistenziale ostetrico-ginecologico. Abbiamo chiesto a Martina di raccontarci le conclusioni del suo studio.
Le difficoltà durante la gravidanza in donne con con disabilità fisico-motoria
Questo studio esamina l’esperienza di maternità nelle donne con disabilità fisico-motorie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la disabilità come una limitazione o perdita della capacità di svolgere un’attività considerata normale per un essere umano. Le donne con disabilità affrontano discriminazioni multiple, in particolare riguardo alla sessualità e alla genitorialità.
Lo studio ha analizzato le barriere strutturali e culturali che queste donne incontrano durante la gravidanza e il parto. L’indagine ha anche esaminato il supporto fornito dai professionisti sanitari durante questi periodi. L’analisi è stata condotta tramite un questionario di 40 domande, distribuito online.
I risultati dello Studio
Il campione che ha compilato il questionario era composto da 50 donne con un’età media di 28 anni. La maggior parte delle donne aveva una disabilità fisica preesistente alla gravidanza. Le risposte al questionario hanno evidenziato che le donne con disabilità affrontano sfide quotidiane legate alla pressione sociale e alla mancanza di sostegno.
Durante la gravidanza, le donne hanno espresso preoccupazione per il possibile peggioramento delle loro condizioni fisiche e la loro capacità di prendersi cura del bambino. Tuttavia, la maggior parte delle donne ha riferito di aver ricevuto un sostegno significativo da parte della famiglia e del partner.
Riguardo al parto, la maggior parte delle donne non ha avuto la possibilità di scegliere il tipo di parto. Inoltre, molte donne hanno segnalato problemi di accessibilità delle strutture ospedaliere.
Nel complesso, l’esperienza di maternità è stata definita come mediocre dal 53,80% delle donne. Le risposte al questionario suggeriscono che sia necessario migliorare l’accesso ai servizi sanitari e la formazione dei professionisti sanitari per offrire un’assistenza più personalizzata alle donne con disabilità.
Martina Vitale