Ortesi e Tutori Caviglia-Piede nei bambini con CMT: Uno studio
Per un bambino o un adolescente con la Charcot-Marie-Tooth (CMT), i tutori (tecnicamente chiamati AFO, ortesi caviglia-piede) sono spesso compagni di vita indispensabili. Aiutano a correggere il piede cadente, a migliorare l’equilibrio e a rendere il cammino più sicuro. Ma non tutti i tutori sono uguali. Qual è il migliore? Uno rigido tradizionale in plastica o uno più moderno e dinamico in fibra di carbonio?
Una nuova ricerca, condotta da un team di specialisti italiani di Reggio Emilia e pubblicata sulla rivista scientifica Children, ha messo a confronto diretto questi due tipi di tutori per capire quale offra i maggiori benefici ai giovani pazienti.
Lo studio in breve
I ricercatori hanno seguito tre adolescenti con CMT, analizzando il loro modo di camminare e il loro equilibrio in tre diverse condizioni:
A piedi nudi (senza tutori)
Indossando tutori rigidi in polipropilene (SAFO), il tipo più tradizionale.
Indossando tutori dinamici in fibra di carbonio (modello Botter).
Attraverso analisi computerizzata del cammino, test di equilibrio e prove funzionali (come il test del cammino in 2 minuti), l’obiettivo era misurare in modo oggettivo le differenze. Ma, cosa forse ancora più importante, è stato chiesto direttamente ai ragazzi quale tutore preferissero e quale li facesse sentire meglio, usando un questionario specifico sulla soddisfazione.
I risultati: cosa significano per i pazienti e le loro famiglie?
Le conclusioni dello studio sono estremamente chiare e hanno un impatto diretto sulla qualità di vita.
- Entrambi i tutori aiutano (ma in modo diverso)
Il primo dato è una conferma: sia i tutori rigidi che quelli in carbonio migliorano notevolmente il cammino e l’equilibrio rispetto al camminare a piedi nudi. Entrambi riescono a correggere efficacemente il piede cadente, rendendo il passo più stabile e sicuro. - Il tutore in carbonio dà una “marcia in più”
Qui emerge la differenza cruciale. Il tutore in carbonio, grazie alla sua elasticità, non si limita a “bloccare” la caviglia nella posizione corretta. Funziona un po’ come una molla: accumula energia quando il piede si appoggia a terra e la restituisce durante la fase di spinta.
L’impatto per il paziente: Questa “spinta” extra si traduce in un cammino più efficiente e meno faticoso. I ragazzi riuscivano a camminare molto più a lungo e a coprire una distanza maggiore nel test dei 2 minuti quando indossavano i tutori in carbonio. Per uno di loro, la distanza è passata da 72 metri (con il tutore rigido) a ben 110 metri (con quello in carbonio).
Vince il comfort: la preferenza dei ragazzi è netta
Quando è stato chiesto direttamente ai pazienti, il verdetto è stato unanime. I ragazzi hanno dichiarato di preferire nettamente il tutore in carbonio. Perché? Perché è risultato più comodo, non causava dolore e, in generale, era meglio tollerato durante la giornata. Questo è un aspetto fondamentale: un tutore, per quanto efficace, se è scomodo rischia di non essere utilizzato, specialmente da un adolescente.
Le conclusioni e l’impatto sulla vita quotidiana
Questo studio, seppur condotto su un piccolo gruppo, lancia un messaggio importante: nella scelta di un tutore per un giovane con CMT, non bisogna guardare solo alla correzione del piede cadente.
I tutori dinamici in fibra di carbonio sembrano offrire un vantaggio decisivo in termini di resistenza alla fatica e di soddisfazione personale. Permettere a un ragazzo di camminare più a lungo, di stancarsi di meno e di sentirsi più a suo agio con l’ausilio che indossa può fare un’enorme differenza nella sua capacità di partecipare alle attività scolastiche, giocare con gli amici e vivere una vita più attiva e inclusiva.
Questi dati possono aiutare pazienti e famiglie a dialogare con i propri specialisti (fisiatra, fisioterapista, tecnico ortopedico), suggeriti nel nostro MedCenter per scegliere l’ortesi più adatta, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto dal punto di vista del benessere e della qualità della vita del paziente.
Fonte e Autori:
Titolo originale: Effect of Ankle-Foot Orthoses in Pediatric Patients with Hereditary Motor-Sensory Neuropathy: A Case Series Study
Autori: Corrado Borghi, Silvia Sassi, Daniela Pandarese, Samuele Messori and Silvia Faccioli.
Rivista: Children (Basel), 2023, 10(9), 1529.
Link all’articolo completo (in inglese): https://www.mdpi.com/2072-6687/10/9/1529